Allevamento Flat Coated Retriever in Veneto

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Descrizione e Origine

Flat Coated Retriever

Se pensate che il Flat viene definito il "Peter Pan" dei cani, avrete già un'idea abbastanza chiara di quello che significa scegliere un cane di questa razza. E' un cane perennemente allegro, che ha sempre voglia di giocare, con una coda in perenne movimento e due occhi intelligentissimi in cui brilla una luce che è insieme gioiosa e ironica. Si può capire che un Flat è anziano solo guardandogli il muso (che comunque imbianca molto più tardivamente di altre razze: anche il suo fisico sembra voler resistere strenuamente al tempo che passa), perché per il resto un cane di dodici anni avrà lo stesso spirito, la stessa voglia di giocare, la stessa vitalità di un cucciolone. E proprio come un cucciolo, per tutta la vita, vorrà stare "vicino vicino" ai suoi umani: il Flat è un cane che ama baciare, saltare addosso, fare la lotta e perfino farsi abbracciare.

Il Carattere

E' un cane dall'altissima docilità e dalla grande fiducia nei membri umani del suo branco: quindi adora il rapporto fisico con l'uomo. Tutto questo comporta, ovviamente, la necessità di tenerlo strettamente inserito nel branco. Non è un cane "da giardino", e se viene abbandonato a se stesso mostrerà un inaspettato potenziale distruttivo che significa solo "stress". Come tutti i retriever è un cane estremamente duttile, adatto praticamente a qualsiasi disciplina, dall'agility all'obedience, dalla protezione civile al freestyle.

Caratteristiche della Razza

Paese di Origine:

Gran Bretagna

Altezza (al garrese)

Maschio 59 - 62 cm; Femmina 56 - 59 cm

Peso

Maschio 27 - 36 kg; Femmina 25 - 32 kg

Taglia

Grande

Maturità Sessuale

8 - 12 mesi

Impiego

Cane da compagnia

Le Origini

Non si hanno prove certe dell'origine della razza. Qualche Autore ritiene che sia il più antico di tutti i retriever, mentre per altri questo primato spetta al Curly coated retriever. Stando a quanto afferma Nancy Laughton, grande esperta di Flat, la razza sarebbe originata da un "setter irlandese nero". Anche Charles Eley, in un testo del 1914, parla di un "Setter da riporto" (retrieving setter) di colore nero. Questo cane, incrociato col il cane di St. John (progenitore del Labrador e del Terranova) avrebbe dato origine al cosiddetto "Wavy coated retriever",progenitoredell'attualeFlat.

E' probabile che alla nascita del wavy coated abbiano contribuito anche il setter gordon e forse il collie. Fu l'inglese Bond Moore a dedicarsi per primo all'allevamento selettivo del Wavy coated, fissandone il tipo e soprattutto il colore nero (i primi soggetti erano spesso focati o brindle, tigrati).

Vero "padre della razza" fu però Mr. S.E. Shirley (1844-1904), fondatore del Kennel Club inglese nel 1873. Erano suoi Old Bounce e sua figlia Young Bounce, i cani da cui discende in pratica tutte la razza moderna. L'allevamento "Shirley Retrievers" era basato su cani di Band Moore e di George Brewes, altro noto allevatore dell'epoca. Shirley si dedicò con particolare attenzione all'eliminazione dei mantelli ondulati e troppo frangiati, che ricordavano troppo il setter.

Il suo miglior cane, Zelatone, è considerato il capostipite della razza; bravissimo a caccia, era anche un cane di grande tipicità che diede diversi figli da esposizione. Tra i suoi discendenti ci fu il celeberrimo Ch. Moonstone, mai battuto in esposizione e nei field trials. Ben presto il Flat Coated divenne il cane da riporto per eccellenza: nel 1905 c'erano ben 49 iscritti al Crufts, la più prestigiosa esposizione canina inglese, e nel 1920 la razza contava 440 iscritti al Kennel Club.

Il miglior allevatore del '900 è considerato Mr. Reginald Cooke, con l'affisso Riverside (basato su cani "Shirley Retrievers") è considerato il miglior allevatore del '900. Negli anni '80 un grandissimo campione diede ulteriore incremento alla popolarità della razza: si trattava del Multi Ch. Shargleam Blackcap ("Brett") dell' allevatrice inglese Pat Chapman, che vinse 63 C.A.C., 50 BOB, 59 Green Stars, 18 Gruppi, 5 Riserve di Gruppo e 3 Best In Show, coronando questa strepitosa carriera con il Best in Show al Crufts del 1980. Per fortuna della razza Blackcap si rivelò anche un eccellente riproduttore, che passò molti dei suoi pregi ai suoi (numerosissimi) discendenti.

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